I volti di Pawshake/ Intervista a Margherita, la pet sitter fotografa

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Ma chi sono, in fondo, quelli di Pawshake? In un mondo digitale e accelerato scorgere le foto su una lista ci dà l'impressione di conoscere le persone anche se non sappiamo nulla di loro. Adesso che Pawshake è in Italia da 4 mesi abbiamo pensato di offrirvi uno spazio mensile sul blog per conoscerci/vi meglio. Oggi abbiamo chiesto a Margherita, una delle prime pet sitter a essersi iscritta a Milano, di raccontarci un po' della sua vita.

Margherita nella vita viaggia, fa la fotografa e si occupa di arte. Non ha tempo in questo momento di avere un animale tutto suo e anche per questo ha pensato di diventare pet sitter. "Ho deciso di diventare petsitter perchè adoro gli animali e avendo dei lavori part time ho la possibilità di passare molto tempo con loro. Siccome a volte per lavoro devo stare lontana da casa per diversi giorni, avere un animale mio, che vive con me a Milano, per il momento sarebbe un problema perchè dovrei affidarmi a mia volta ad un pet sitter".

"Quando ho scoperto Pawshake ho trovato il giusto compromesso per non dover rinunciare alla mia passione per gli animali, occupandomi di loro in brevi periodi quando i loro amati padroni non possono". 

"Creare il profilo Pawshake è stato davvero molto semplice - ci ha detto Margherita, raccomandando agli altri futuri pet sitter "la sincerità quando si elencano le competenze". "E' essenziale potersi fidare al 100% della persona a cui affiderai il tuo cucciolo. Ho messo in luce le esperienze che ho avuto nel corso della mia vita con diversi animali, e sottolineato che mi piacerebbe imparare di più su delle specie, come i rettili, che amo ma non conosco così bene. Mi piacerebbe poter ospitare qualsiasi genere di animale domestico, con la sicurezza di prendermi cura di loro al meglio".

Il primo a passare un soggiorno da Margherita è stato un bastardino di 13 anni di nome Willy. "La mia prima esperienza con Pawshake è stata molto positiva - spiega Margherita -  Il piccolo Willy era molto dolce e con tanta energia. Avevo anche il compito di dargli delle medicine e all'inizio la cosa mi preoccupava, ma è bastato prestare un po' di attenzione e i 5 giorni sono volati. La cosa più difficile è stato salutarlo e vederlo andare via tutto felice con la sua padrona, mi ci ero già affezionata!" 

Quanto ai consigli agli altri pet sitter in vista di un soggiorno Pawshake a casa loro, Margherita suggerisce di "pulire bene la casa e disinfettarla". "Mettete in ordine, in modo che l'ospite abbia più spazio possibile e non trovi oggetti a cui tenete da mordicchiare, graffiare etc. Magari pensate a nascondere i cavi elettrici più in vista e gli oggetti alla loro portata. Preparate l'essenziale, per esempio un angolo per il cibo e per la cuccia, e poi vedrete che i padroni penseranno a portare tutto il necessario".